Mario Figlioli: come si rinnova un’azienda di famiglia


Esiste un vecchio detto popolare che fa più o meno così: 

“La prima generazione crea, la seconda mantiene, la terza distrugge”.


Sebbene i detti popolari si facciano spesso portavoce di antiche verità, talvolta celano un certo pessimismo nei confronti del nuovo e dei giovani.

Fortunatamente si ha spesso la fortuna di raccontare storie che ridimensionano, anzi talvolta smontano, alcuni modi di pensare radicati nel pensiero popolare.

E stavolta possiamo raccontare una delle tante storie positive, di giovani che nonostante i tempi difficili cercano di fare del loro meglio per portare avanti la propria idea imprenditoriale, arricchendo col proprio bagaglio di conoscenze quanto è già stato fatto da chi li ha preceduti.

Mario ha tanto da raccontare, perché è uno che si è fatto carico della gestione della decennale azienda di famiglia, DueEffe Style, specializzata nella produzione di lampadari e complementi d’arredo.

La storica azienda di famiglia DueEffe trova da sempre la sua forza in quella sapiente e appassionata produzione artigianale che rende unico il Made in Italy in tutto il Mondo: uno staff di artigiani esperti ed appassionati del proprio lavoro si impegna da anni a realizzare a mano i singoli articoli, adoperando  materiali di pregiata qualità come bronzo, ottone, legno, ferro, cristallo swarovski e vetro di murano.

Le decorazioni vengono realizzate esclusivamente a mano con applicazioni di foglie oro, argento, rame e di primitive sostanze naturali, ricreando effetti che testimoniano il legame con l’antiquariato.

Si tratta, come spesso accade nelle aziende che fanno della lavorazione artigianale il proprio punto di forza, di prodotti che emanano un fascino particolare, fatto di piccoli grandi dettagli che rendono visibile la qualità a colpo d’occhio.

In questi casi si adottano spesso dei processi di lavorazione che già in sé stessi hanno una loro bellezza da raccontare: tradizione ed innovazione che si incontrano, entrano in sintonia e generano modelli di business che sopravvivono ai tempi e ai gusti che cambiano.

Di certo non è facile far vivere e prosperare un’azienda che si occupa di artigianato.

Innanzitutto, i costi di un prodotto artigianale sono differenti, poiché la produzione in serie, ridimensionando il pregio e l’unicità del prodotto, ne abbassa parzialmente i costi.

Ovvio che, in tempi di grandi colossi commerciali, che sfruttano la produzione di massa e tutta la potenza dei nuovi strumenti digitali, diventa un po’ più complicato competere.

Allora il segreto del successo qual è? Come fare affinché non si verifichi l’antico detto popolare citato proprio all’inizio di questo articolo?

I segreti sono segreti perché non andrebbero spifferati ai quattro venti, soprattutto perché ogni azienda ha la sua situazione particolare, quindi un segreto che va bene per una, magari non si sposa bene con un’altra.

Tuttavia, sarà interessante riassumere i segreti della filosofia imprenditoriale di Mario Figlioli, poiché è un modo di fare impresa che abbraccia un po’ tutti i settori.

Perchè, come dice lui stesso tra i post della sua pagina Facebook, “l’imprenditore è un modo di essere, una forma mentis”.

Il segreto numero uno sta proprio qui: nel modo di pensare.

L’imprenditore è una persona lungimirante, molto avvezza al problem solving, è una persona che non si piange addosso, che riesce ad avere una visione dall’alto, quindi molto più obiettiva e molto più attenta ad individuare tutte le opportunità del mercato, anche quelle più nascoste.

In secondo luogo, la risorsa di un giovane imprenditore riguarda la formazione e le conoscenze che possiede: sono quelle che permettono di innovare o rinnovare un’azienda di famiglia, sia essa ventennale o secolare.

Perché la questione non è quanto sia tradizionale il prodotto venduto sul mercato.

Anzi, il Meridione potrebbe fare delle proprie tradizioni e del proprio impianto culturale improntato al rispetto delle tradizioni un valore aggiunto: è da lì che bisognerebbe partire per fare impresa, non esclusivamente dalle grandi, enormi industrie che nei decenni scorsi hanno preso piede in altre zone d’Italia.

Quelli sono modelli di business che non ci appartengono del tutto.

Il segreto, guardando all’impresa di Mario, sta tutto là: nella capacità di reinventare nuovi modelli di Business a partire dalla tradizione ed a partire dal proprio know how.


Esattamente ciò che ha fatto lui: da esperto di internazionalizzazione delle imprese, ha trovato nuovi mercati per la vecchia azienda di famiglia.

E stando ai successi che sta ottenendo a Dubai, “vecchia” è solo un aggettivo dalla forte connotazione affettiva. 

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